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Eventi

Mostra "Criminis. Vittime e Carnefici: strumenti di giustizia dall'Inquisizione ad oggi"

15033 Casale Monferrato

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Descrizione
Mostra "Criminis. Vittime e Carnefici: strumenti di giustizia dall'Inquisizione ad oggi"

Orari:
sabato e domenica con orario 10-13 e 15-19. Visite su prenotazione contattando il numero 3333639136 o scrivendo a criminologicalart@libero.it

Ingresso a pagamento:
10 € intero
7 € ridotto (minori di anni 18, FF.OO., over 65, disabili e scolaresche).

Attenzione la mostra rimarrà chiusa domenica 31 marzo 2024. (Pasqua)
Aperta 1 aprile con i consueti orari festivi 10-13 e 15-19.
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"CRIMINIS, Vittime e Carnefici: strumenti di giustizia dall'inquisizione ad oggi" è il nome dell’iniziativa organizzata da Nero Crime e Arte Criminologica che si terrà negli spazi del Torrione e del Sotterraneo del Castello del Monferrato (accesso dal secondo cortile).

Si tratta di un ampio excursus dedicato alle pratiche di giustizia (compresa la tortura) nel corso dei secoli, partendo dall’inquisizione per giungere fino ai giorni nostri attraverso immagini, oggetti e supporti didattici che consentiranno ai visitatori di acquisire numerose informazioni.

Nei sotterranei verranno esposti strumenti di tortura (giustizia) del periodo dell’inquisizione. Un percorso espositivo squisitamente culturale che prevede l’esposizione, con relativi apparati formativi, degli strumenti di tortura realmente utilizzati, alcuni con funzioni dissuasive e quindi a prevenzione del crimine e altri che sono entrati nella lista degli strumenti di tortura ma che realmente non sono mai esistiti pur continuando ad essere ancora oggi parte dell’immaginario collettivo. Tra gli oggetti esposti in questa sezione si sottolineano: la pietra del Tribunale dell’Inquisizione, il tavolo del Consiglio dei Giudici, le porte del carcere antiche, gli strumenti utilizzati dagli “sbirri”, la strappata, il tavolo delle torture, il collare dentato, la sedia inquisitoria, il palo di fustigazione, la cheba, il banco stiramento, il fallbrett, la culla di giuda, la cintura di castità, la crocifissione, la scarpa alsaziana, la gogna e la garrota.

Nella seconda parte, presso il torrione, saranno esposti oggetti e sistemi di esecuzione capitale dal secolo scorso fino all’attualità, oltre a oggetti utilizzati come metodi coercitivi.

I visitatori potranno, inoltre, entrare in contatto con lettere autentiche di persone che sono state giustiziate e di chi ancora in attesa dell’esecuzione della pena capitale.

Questo percorso vuole fare emergere nel visitatore una riflessione sull’evoluzione delle pratiche e sulle similitudini tra la modernità il passato. In questa sezione saranno esposti: la sedia elettrica con gli accessori, la sedia della camera a gas, un allestimento dedicato all’iniezione letale, alla fucilazione e all’impiccagione, manette di vario genere, una scimitarra da esecuzione, la garrota spagnola, la “ghigliottina” e le lettere di detenuti (serial killer o assassini) che sono stati giustiziati e in attesa di giudizio.

I fruitori saranno, in questo percorso, accompagnati in un continuo passaggio da un’esperienza visiva e descrittiva a un’esperienza sensoriale.

La mostra, per i prossimi 18 mesi, sarà visitabile nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00; sarà possibile, inoltre, organizzare visite su prenotazione contattando il numero 3333639136 o scrivendo a criminologicalart@libero.it.

I costi per i biglietti sono 10 € intero e
7 € ridotto (minori di anni 18, FF.OO., over 65, disabili e scolaresche).


Domenica 5 maggio ore 11,00 dibattito il caso Chico Forti . Per maggiori informazioni si veda locandina in allegato.
Dal
09-09-2023
Per giorni
2